- benedizione
- be·ne·di·zió·nes.f.1a. AU il benedire, l'invocare la grazia di Dio su qcs. o qcn. | estens., invocazione di bene per qcn. o qcs. | le parole e il gesto con cui si benedice: benedizione paterna, materna; ti do la mia benedizione | concessione di grazia da parte di Dio: invocare la benedizione di Dio; la benedizione del Signore ti accompagni | con valore antifr., imprecazione, maledizione: chissà quante benedizioni gli avrà mandato!Contrari: anatema, maledizione | accidente, maledizione.1b. TS lit. nella religione cristiana e in altre religioni, formula rituale con cui il sacerdote invoca la protezione e la grazia di Dio su persone o cose: dare, impartire, ricevere la benedizione; benedizione di una coppia di sposi; benedizione delle case; nella liturgia cattolica: benedizione delle candele, impartita durante la festa di Purificazione, benedizione delle ceneri, impartita il mercoledì delle ceneri, benedizione delle palme, impartita la domenica delle Palme | parte conclusiva di alcune funzioni religiose in cui i fedeli vengono benedetti: entrare, uscire alla benedizione2a. AU fig., persona o cosa che è causa di benessere, prosperità, ecc.: la pioggia è una benedizione per le campagneSinonimi: fortuna.Contrari: malanno, malaugurio, maledizione, sfortuna.2b. BU fam., oggetto benedetto che porta fortuna\DATA: ca. 1224.ETIMO: dal lat. tardo benedictiōne(m), v. anche benedire.POLIREMATICHE:benedizione apostolica: loc.s.f. TS lit.benedizione dell'olivo: loc.s.f. CO TS lit.benedizione papale: loc.s.f. TS lit.
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